la
retorica è uno strumento da avvocati.
Serve quindi ad ottenere dei vantaggi concreti, pecuniari penali sociali materiali civili legislativi.
Convincere il prossimo si veste frequentemente di intenti filantropici ma si basa sul presupposto di essere convinti d'aver ragione, oppure del vantaggio di convincere il prossimo (fregandosene di aver ragione, a volte pure appoggiandosi all'idea che la verità non esiste o che è irrilevante).
Non voglio convincere nessuno ma a mia esperienza, mi pare che l'arte della persuasione derivi quasi inevitabilmente dal bisogno di avere consensi.
Si basa quindi sulla manifestazione pubblica delle opinioni e dei consensi: al politico tra l'essere simpatico all'elettore e il ricevere un voto (disincantato e con i tappi al naso) preferisce sempre il secondo perché il suo interesse è nell'immediato; per lo stesso motivo, al seduttore tra l'essere stimato da una donna e il provocarle voglia di scopare preferisce la seconda, la priorità della pubblicità non è se tra 10 anni i signori Cagaballe parleranno bene ai loro nipoti della Barilla ma se domattina vanno a fare incetta di pasta al glifosato, al testimone di Geova interessa più portare una pecora al suo ovile che non capire le sue effettive esigenze interiori.
Così funziona la
retorica anche perché l'ascolto del prossimo ha l'attenzione selettiva di chi cerca appigli su cui far breccia e generalmente viene considerata carta straccia sia la persuasione a dar retta ai propri bisogni inascoltati (ammesso che questo non offra un senso di gratitudine che a volte non è materiale ma è sempre meglio che essere dei generosi mimetizzati) sia, tantomeno, la possibilità di cambiare idea assieme su qualsiasi argomento.
La persuasione è uno strumento di conquista da parte di un'opinione che, nella stragrande maggioranza dei casi, non prende in considerazione nè la possibilità di perfezionarsi (sebbene lo affermi con fini persuasivi) nè tantomeno a vedere le cose con altri occhi; è anzi preferibile sottovalutare le avvisaglie di una deriva personale e ad andare incontro ad un coerente suicidio intellettuale piuttosto che prendere in considerazione il cambiamento.
Questo può essere un esempio di pura retorica a fini persuasivi oppure non esserlo, a seconda del piano di lettura su cui lo sguardo si posa; o da che sguardo lo osserva.