InformaticHard NEWS!!!

Viaggio tra i segreti del tuo pc...

Moderatori: Super Zeta, AlexSmith

Regole del forum
Non aprite topic per ogni sciocchezza, usate quelli già presenti!
Messaggio
Autore
Avatar utente
Capitanvideo
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 10271
Iscritto il: 15/03/2010, 17:40
Località: Tralfamadore

Re: InformaticHard NEWS!!!

#121 Messaggio da Capitanvideo »

Amiga Meeting 2010 ad Essen, Sabato 24 Luglio 2010
Oggi cadeva il 25esimo anniversario dalla nascita di Amiga

Immagine

La nuova scheda madre Amiga X-1000 in uscita nel 2010 (Power PC dual core 1,8ghz)

Immagine
Immagine


Il sistema operativo Morph OS (che sto usando in questo momento e ormai in maniere continuativa da gennaio) finalmente su Powerbook:

Immagine
“Il più bravo, anche se è il più bravo e ne si ammiri il talento, non può prendersi tutto”

Avatar utente
El Diablo
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 25709
Iscritto il: 26/10/2007, 1:16
Località: Abruzzo,Texas,Inferno
Contatta:

Re: InformaticHard NEWS!!!

#122 Messaggio da El Diablo »

I sette Templari del web "Così difenderemo la rete"
Sono esperti internazionali di informatica e sicurezza cui è stato affidato il compito di riavviare il Web in caso di attacchi terroristici. Ognuno ha un frammento della chiave segreta, almeno in cinque dovranno arrivare negli States per farla funzionare
di GIULIA BELARDELLI
LA loro missione sarà "proteggere Internet in caso di attacchi terroristici o calamità mondiali". Sono un manipolo di sette uomini sparsi per il globo, dalla Cina al Canada, cui recentemente è stato affidato il ruolo di Templari della Rete. Se la peggiore delle ipotesi - un hackeraggio totale di internet - dovesse verificarsi, almeno in cinque dovranno riuscire a raggiungere gli Stati Uniti per ricomporre il "codice segreto" con cui far ripartire la Root Zone, il cuore del sistema DNS (Domain Name System) che collega ogni terminale a un indirizzo IP.
Minacce alla sicurezza. Non si tratta della trama di un romanzo in stile Dan Brown, ma dell'ultimo atto concepito per scongiurare uno dei timori più grandi dei potenti della Terra: un cyber attacco in grado di bloccare il World Wide Web e farlo finire nelle mani dei terroristi. Non a caso il progetto, supervisionato dall'ente internazionale ICANN 1(Internet Corporation for Assigned Names and Numbers), è stato salutato dalla Casa Bianca come "un significativo passo in avanti per la sicurezza di internet", "ad oggi la forma di difesa più efficace contro vulnerabilità come l'avvelenamento di cache DNS".
Il protocollo DNSSEC. Tutto si basa sull'adozione di un nuovo protocollo noto come DNSSEC 2(Domain Name System Security Extensions), che consente di controllare l'affidabilità delle informazioni fornite dai sistemi DNS segnalando eventuali intromissioni e movimenti sospetti. Nel caso di un maxi attacco cibernetico, il sistema lancia un allarme, cui potrebbe seguire un blackout totale provocato dall'esterno, oppure una interruzione momentanea decisa a tavolino per evitare danni peggiori. E' a questo punto, in uno scenario in cui il cuore di Internet (la Root Zone gestita dall'ICANN) dovesse cessare di battere, che entreranno in gioco i custodi.
Una questione di chiavi. Il meccanismo che si attiva di fronte a un'emergenza del genere è descritto in un video pubblicato sul sito di CommunityDNS. A ogni custode, la cui denominazione ufficiale è "Recovery Key Share Holders", sono affidate due identiche smart card che contengono un frammento della chiave in grado di far ripartire il Web. Affinché il codice sia completo, servono almeno cinque delle chiavi affidate ai custodi. A supportarli nel loro compito c'è la "Trusted Community Representatives", una squadra di cui fanno parte una trentina di altre persone. Gli incarichi, come in ogni missione che si rispetti, sono diversi e concepiti in maniera tale da far funzionare la macchina anche se qualcosa dovesse andare storto. A questo servono i responsabili della crittografia per la East e la West Coast, e gli addetti al backup e al ripristino delle chiavi. Tutti insieme hanno partecipato alla cerimonia di inaugurazione (una sorta di investitura ufficiale) che si è svolta lo scorso 16 luglio a Culpeper, in Virginia.
I Templari: chi sono. Per la delusione delle menti appassionate di fiction, i nomi dei sette uomini che hanno tra le mani le chiavi di internet non sono rimasti segreti. Si tratta di Bevil Wooding (Trinidad e Tobago), Dan Kaminsky (Stati Uniti), Jiankang Yao (Cina), Moussa Guebre (Burkina Faso), Norm Ritchie (Canada), Ondrej Sury (Repubblica Ceca) e Paul Kane (Regno Unito). Ognuno ha una certa fama nel campo dell'informatica e della sicurezza, come ad esempio l'americano Kaminsky, conosciuto per i suoi lavori sull'avvelenamento di cache DNS e per aver portato alla luce lo scandalo del rootkit di Sony BMG nel 2005. In alcuni, come ad esempio il ceco Sury, non manca la vena umanitaria: oltre ad essere un esperto di DNS, il suo profilo su LinkedIn lo descrive anche come un membro del Supervisory Board di Amnesty International per la Repubblica Ceca.
Il portavoce dei sette. Tra tutti i custodi, il più targato al ruolo di "comunicatore" sembra il britannico Paul Kane del SETsquared innovation Center dell'Università di Bath (Regno Unito), nonché direttore generale di Community DNS. Intervistato dalla BBC, si è detto "onorato ed entusiasta" di far parte dell'elite del guardiani. "Sono stato per sei ore in una stanza sigillata dove sono stati generati i codici", ha detto alla stampa inglese. Kane ha poi raccontato di essere stato controllato da guardie armate e sottoposto allo scanner della retina, prima di entrare in possesso del "suo" pezzo di codice, ora messo al sicuro in un fortino a prova di scassinatori. Alla domanda del Guardian di se una sola chiave non fosse bastata per far ripartire Internet in caso di attacco, Kane ha risposto dicendo che un unico codice, in possesso di una sola persona, avrebbe "innescato la balcanizzazione di internet". Di qui la decisione di affidarne dei pezzi a più custodi, provenienti da Paesi diversi come la Cina e il Bukina Faso. Altrimenti, ha spiegato il direttore di Community DNS, si sarebbe creato un meccanismo perverso in cui "l'Europa non avrebbe voluto che il codice appartenesse agli Usa, il Medio Oriente non lo avrebbe voluto nelle mani dell'Europa, e gli Stati Uniti lo avrebbero voluto far conoscere a nessuno".
http://www.repubblica.it/tecnologia/201 ... ef=HRERO-1
"Più le cose cambiano, più restano le stesse"
"I lesbo sono migliori se leggermente asimmetrici" Gargarozzo

Avatar utente
El Diablo
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 25709
Iscritto il: 26/10/2007, 1:16
Località: Abruzzo,Texas,Inferno
Contatta:

Re: InformaticHard NEWS!!!

#123 Messaggio da El Diablo »

Google: lancia 'posta prioritaria'
Segnala e-mail importanti
(ANSA) - ROMA, 31 AGO - Google porta la 'posta prioritaria' su Gmail: un nuovo servizio che divide automaticamente i messaggi ricevuti in piu' o meno importanti.Gli utenti saranno aiutati a districarsi fra le centinaia di e-mail in arrivo ogni giorno. Su Gmail, scrive Google nel suo blog, sta per sbarcare il Priority Inbox che separa i messaggi 'importanti e non ancora letti' da 'tutto il resto' e le e-mail 'speciali'. Il servizio, in fase sperimentale, sara' a disposizione entro la prossima settimana.
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 87176.html
"Più le cose cambiano, più restano le stesse"
"I lesbo sono migliori se leggermente asimmetrici" Gargarozzo

Avatar utente
El Diablo
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 25709
Iscritto il: 26/10/2007, 1:16
Località: Abruzzo,Texas,Inferno
Contatta:

Re: InformaticHard NEWS!!!

#124 Messaggio da El Diablo »

Violato il codice che protegge i contenuti hd: ora i film si potranno copiare
Decodificato l'HDCP, il software che gestisce la trasmissione di dati sul cavo HDMI
lo ha confermato una FONTE DELLA INTEL
MILANO - Ora lo avrebbe confermato anche la stessa Intel. Secondo quanto riferisce il sito della tv Usa Fox un portavoce del maggiore produttore mondiale di chip ha confermato che il codice che gestisce l'HDCP (la sigla sta per High-bandwidth digital content protection, protezione dei contenuti digitali a banda larga) vale a dire il software che impedisce la copia di film e altri contenuti in alta definizione è stato compromesso.
FILM COPIABILI - Un brutto colpo per i produttori di contenuti, in primis le major hollywodiane che si erano battute a lungo perché i nuovi contenuti in alta definizione fossero incopiabili senza autorizzazione del possessore dei diritti d'autore. L'HDCP infatti è un software che gestisce il passaggio di dati attraverso (di solito) un tipo specifico di cavo l'HDMI (anche quest è una sigla e sta per high digital multimedia interface) codificando i flussi audio e video che vengono trasferiti da un dispositivo ad un altro, (solitamente un decoder o un lettore Blu-ray, verso un televisore o anche un amplificatore) impedendo che durante il tragitto nessuno (neanche chi ha acquistato legittimamente un disco blu-ray) possa copiarli e salvarli su un dispositivo di memoria senza il permesso del detentore del copyright.
L'aggiramento della protezione HDCP consente in linea teorica ad utenti malintenzionati in possesso di uno specifico software la possibilità di creare un numero illimitato di copie di film in blu-ray identici all'originale.
SCENARI FUTURI - Una volta che il software HDCP è stato compromesso è in linea di principio possibile costruire un chip che montato su congegni come tv, decoder e lettori blu-ray permetta di renderli liberi di copiare ogni contenuto accessibile con gli stessi. Una possibilità che al momento la stessa Intel ritiene remota soprattutto per gli alti costi industriali. Ma che sarebbe decisamente un brutto colpo per i broadcaster che hanno investito in sistemi proprietari (si pensi in Italia al Mysky per esempio) per permettere la visione e la registrazione, ma non la duplicazione a piena risoluzione dei contenuti in alta definizione.
http://www.corriere.it./scienze_e_tecno ... aabe.shtml
"Più le cose cambiano, più restano le stesse"
"I lesbo sono migliori se leggermente asimmetrici" Gargarozzo

Avatar utente
belnudo
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 8036
Iscritto il: 04/11/2006, 9:58
Località: spiagge & saune

LibreOffice

#125 Messaggio da belnudo »

LibreOffice, la continuazione di OpenOffice...

The Internet, 28 sett 2010 – La comunità dei volontari che sviluppano e promuovono OpenOffice.org, il più importante software libero per la produttività individuale, annuncia una significativa evoluzione del progetto.
Dopo dieci anni di evoluzione con Sun Microsystems come fondatore e principale sponsor, il progetto annuncia una fondazione indipendente chiamata “The Document Foundation” con l’obiettivo di dare vita alla promessa di indipendenza del programma originale.

La Fondazione sarà al centro di un nuovo ecosistema in cui individui e organizzazioni potranno allo stesso tempo contribuire a e trarre beneficio da una suite di produttività autenticamente libera e indipendente.
Questo darà vita a una concorrenza più forte, e a una maggiore scelta, a tutto vantaggio degli utenti e dell’innovazione sul mercato.
D’ora in avanti, la comunità dei volontari di OpenOffice.org sarà conosciuta come “The Document Foundation”.

Oracle, che ha acquisito la proprietà di OpenOffice.org in seguito all’acquisizione di Sun Microsystems, è stata invitata ad aderire alla nuova Fondazione, e a donare il marchio che la comunità ha fatto crescere nel corso di questi dieci anni di storia del progetto.
In caso contrario, la Fondazione ha scelto il marchio “LibreOffice” per le future versioni del software.

The Document Foundation è il risultato dello sforzo collettivo di alcuni tra i membri più attivi all’interno della comunità indipendente OpenOffice.org, tra cui leader di progetto e membri del Community Council.
In questo periodo di transizione, verrà guidata da uno Steering Committee composto da sviluppatori e leader dei progetti linguistici nazionali. L’obiettivo della Fondazione è quello di eliminare le barriere all’adozione sia per gli utenti che per gli sviluppatori, e fare di LibreOffice la più accessibile tra le suite di produttività.

La Fondazione coordinerà lo sviluppo di LibreOffice, che è disponibile in versione beta all’indirizzo provvisorio:http://www.libreoffice.org.
Gli sviluppatori sono invitati ad aderire al progetto e contribuire al codice in un ambiente aperto e collaborativo, per dare vita al futuro delle suite di produttività insieme a chi traduce, verifica, documenta, supporta e promuove il software.

Parlando a nome del gruppo di volontari, Italo Vignoli – Presidente dell’Associazione PLIO – ha dichiarato: “Riteniamo che la Fondazione sia un passo molto importante per l’evoluzione della suite di produttività libera, perché separa lo sviluppo del codice e il futuro del progetto dagli interessi commerciali di una singola azienda.
I sostenitori del software libero, in ogni parte del mondo, hanno la straordinaria opportunità di unirsi al gruppo dei membri fondatori a partire da oggi, per scrivere un nuovo capitolo nella storia del FLOSS”.

Richard Stallman, Presidente della Free Software Foundation, ha dato il benvenuto a LibreOffice e alla sua decisione di puntare esclusivamente sul software libero.
“Sono felice di sapere che The Document Foundation non raccomanderà l’uso di estensioni non libere, che in questo momento rappresentano il principale problema di OpenOffice.org.
Spero che gli sviluppatori di LibreOffice e gli sviluppatori di OpenOffice.org pagati da Oracle riescano a collaborare allo sviluppo del codice sorgente”.

“The Document Foundation supporta l’Open Document Format, e intende collaborare con OASIS alla prossima evoluzione dello standard ISO”, afferma Charles Schulz, membro del Community Council e coordinatore della Native Language Confederation.
“The Document Foundation esprime il punto di vista degli sviluppatori, dei sostenitori e degli utenti, e questo può accelerare il processo di adozione di ODF tra le istituzioni e le aziende”.

Chris DiBona, Open Source Programs Manager di Google, Inc., ha commentato: “La nascita di The Document Foundation è un passo in avanti significativo per gli sviluppi futuri delle suite di produttività.
L’eliminazione delle barriere di accesso ai contributi è fondamentale per creare una comunità ampia e attiva intorno a un progetto di software libero.
Google è orgogliosa di essere tra i supporter di The Document Foundation e di partecipare al progetto”.

“Viva LibreOffice”, dice Guy Lunardi, Product Managment Director di Novell.
“Siamo impazienti di collaborare con The Document Foundation allo sviluppo di una suite di produttività libera.
Speriamo che LibreOffice riesca a fare nel settore dei software per la produttività quello che Mozilla Firefox ha fatto per i browser”.

Jan Wildeboer, EMEA Open Source Affairs di Red Hat, ha commentato: “In ogni parte del mondo, gli utenti, le aziende e le istituzioni stanno scegliendo soluzioni software aperte basate su standard aperti.
LibreOffice rappresenta l’anello mancante nel mondo dell’ufficio, e noi di Red Hat siamo fieri di far parte di questo progetto”.

Mark Shuttleworth, fondatore e azionista di riferimento di Canonical, e ispiratore di Ubuntu, ha dichiarato: “Il software di produttività è un componente indispensabile del desktop libero, e il nostro progetto integrerà LibreOffice di The Document Foundation nelle prossime versioni di Ubuntu.
Grazie al patrocinio di The Document Foundation, LibreOffice offre agli sviluppatori di Ubuntu la possibilità di collaborare al codice, e questo permette a Ubuntu di essere una soluzione eccellente per i desktop in ambiente da ufficio”.
STATO LADRO & RAPINATORE
La ricchezza è solo un boccaglio in un mare di merda (N. Balasso)

Avatar utente
belnudo
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 8036
Iscritto il: 04/11/2006, 9:58
Località: spiagge & saune

Windows Live Spaces

#126 Messaggio da belnudo »

WordPress.com batte Microsoft.

Davide batte Golia.
La si può leggere così, se volete.
Microsoft ha infatti comunicato la chiusura :002 , a marzo, di Windows Live Spaces, la sua piattaforma gratuita di blogging appartenente alla linea Windows Live.
Per non lasciare però a terra i suoi blogger, ha siglato un’intesa con la piattaforma rivale WordPress, per migrare tutti i blog su quest’ultima.
Per WordPress, la più famosa piattaforma di blogging open source, si tratta di un bel colpo, in quanto finiranno convogliati su di essa gli oltre 30 milioni di utenti oggi attivi su Windows Live Spaces.
WordPress.com metterà a disposizione lo spazio sufficiente ad accogliere i blog provenienti da Windows Live Spaces, Microsoft da parte sua gestirà tutta l’operazione in maniera automatica e indolore per gli utenti.
Nella nota con la quale il colosso di Redmond comunica la notizia ai suoi utenti, si legge infatti che il processo di aggiornamento sarà “facile e veloce”.
Microsoft si “occuperà del trasferimento degli interventi, dei commenti e delle foto del blog, e inoltre verificherà che tutti i vecchi collegamenti funzionino correttamente”.
Pur passando su WordPress, i servizi Windows Live resteranno attivi.
Ci sarà un redirect automatico al nuovo blog ospitato su WordPress.
Microsoft ha comunicato che sarà possibile inserire post nei blog su Windows Live Spaces fino al 31 gennaio 2011.
Da quella data in poi i blog non ancora traslati su WordPress saranno consultabili solo in modalità di lettura.
A marzo, come detto, spariranno del tutto.
Già da oggi, comunque, chi vorrà aprire un nuovo blog su Windows Live Spaces sarà indirizzato in maniera automatica su WordPress.
:016 :016
STATO LADRO & RAPINATORE
La ricchezza è solo un boccaglio in un mare di merda (N. Balasso)

Avatar utente
belnudo
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 8036
Iscritto il: 04/11/2006, 9:58
Località: spiagge & saune

Windows Phone 7

#127 Messaggio da belnudo »

Windows Phone 7, il sistema operativo destinato ai dispositivi mobili col quale Microsoft desidera recuperare quote di mercato, non permetterà il "tethering", ovvero la possibilità di sfruttare la connessione Internet offerta dal dispositivo portatile: le periferiche client connesse mediante un cavo Usb oppure via Wi-Fi possono sfruttare lo smartphone come modem 3G.

Microsoft ha puntualizzato come Windows Phone 7, almeno nella versione iniziale, non permetterà l'utilizzo dello smartphone come modem.
Sia BlackBerry che Android, invece, non constano di alcuna limitazione per ciò che riguarda l'impiego del telefonino per l'effettuazione di connessioni dati.
Nel caso di Google Android, il supporto del "tethering" è stato pubblicizzato sin dal lancio della versione 2.2 del sistema operativo.
Microsoft è comunque fiduciosa del successo che Windows Phone 7 saprà riscuotere, nonostante l'"assenza" del "tethering", della funzionalità di "copia&incolla" e del supporto per le reti CDMA (3G). :o
La presentazione del sistema operativo, in versione definitiva, dovrebbe essere fissata per l'11 ottobre 2010, a New York.
STATO LADRO & RAPINATORE
La ricchezza è solo un boccaglio in un mare di merda (N. Balasso)

Avatar utente
federicoweb
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 26690
Iscritto il: 25/10/2007, 1:17
Località: Milano
Contatta:

Re: Windows Live Spaces

#128 Messaggio da federicoweb »

Gia' usufruito !
Chi non ha mai posseduto un cane, non sa cosa significhi essere amato ( Arthur Schopenhauer )
" Ste sgallettate che non sanno fare un cazzo e non partoriscono un concetto nemmeno sotto tortura
sono sacchi a pelo per il cazzo " ( Cit. ZETA )

Avatar utente
El Diablo
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 25709
Iscritto il: 26/10/2007, 1:16
Località: Abruzzo,Texas,Inferno
Contatta:

Re: LibreOffice

#129 Messaggio da El Diablo »

E' una news, quindi va qui viewtopic.php?f=11&t=29219
"Più le cose cambiano, più restano le stesse"
"I lesbo sono migliori se leggermente asimmetrici" Gargarozzo

Avatar utente
belnudo
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 8036
Iscritto il: 04/11/2006, 9:58
Località: spiagge & saune

Re: LibreOffice

#130 Messaggio da belnudo »

El Diablo ha scritto:E' una news, quindi va qui viewtopic.php?f=11&t=29219
ma ti pare che OpenOffice possa essere liquidato nelle news?
che ci stanno a fare gli "argomenti", o non si può più aprirne nessuno di nuovo?
mettiamo tutto nelle news? :o
STATO LADRO & RAPINATORE
La ricchezza è solo un boccaglio in un mare di merda (N. Balasso)

Avatar utente
AlexSmith
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 7970
Iscritto il: 05/04/2008, 12:04
Contatta:

Re: LibreOffice

#131 Messaggio da AlexSmith »

belnudo ha scritto:
El Diablo ha scritto:E' una news, quindi va qui viewtopic.php?f=11&t=29219
ma ti pare che OpenOffice possa essere liquidato nelle news?
che ci stanno a fare gli "argomenti", o non si può più aprirne nessuno di nuovo?
mettiamo tutto nelle news? :o
Mettere tutto nelle news, no. Però tieni conto che SZ non è un forum dedicato all'informatica e quelli che lo frequentano non hanno un livello informartico così elevato da poter apprezzare l'apertura di un topic su un argomento così settoriale. L'idea è di mantenere questa sezione abbastanza snella e comprensibile un pò a tutti gli utenti.
Gli ultimi 195 metri di una maratona sono la ragione che ti spinge a correre i precedenti 42.000.

Avatar utente
belnudo
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 8036
Iscritto il: 04/11/2006, 9:58
Località: spiagge & saune

samsung

#132 Messaggio da belnudo »

Per chi deve acquistare SMARTPHONE, attenzione alla notizia

Samsung abbandona Symbian
La società cessa il supporto a Symbian, analoga la scelta di Sony Ericsson, come Motorola tempo fa.
Sony Ericsson aveva annunciato l’abbandono della piattaforma Symbian a favore di Android, considerato più prestazionale.
STATO LADRO & RAPINATORE
La ricchezza è solo un boccaglio in un mare di merda (N. Balasso)

Avatar utente
belnudo
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 8036
Iscritto il: 04/11/2006, 9:58
Località: spiagge & saune

Re: InformaticHard NEWS!!!

#133 Messaggio da belnudo »

IMMAGINI
Google lancia il formato WebP (pronuncia "weppy") contro JPEG per ridurne il peso fino al 39%

Le immagini, con circa il 65% dei byte trasmessi durante una richiesta HTTP, rappresentano il più grande fattore di latenza nel Web.
Gli ingegneri Google hanno cercato di migliorare le tecniche di compressione di tipo lossy (ovvero con perdita di dati) esistenti in modo da raggiungere prestazioni superiori.
Da questa ricerca è nato WebP, un nuovo formato libero in grado di ridurre mediamente di circa un terzo la dimensione di un file immagine (e quindi abbattere i tempi di latenza durante la visualizzazione delle pagine web).
Nella sua struttura interna WebP beneficia dell’algoritmo di compressione del codec video VP8 che Google ha acquistato da On2 lo scorso maggio.

I test effettuati da Google su un campione di un milione d’immagini selezionate dal web dimostrano che con WebP è possibile generare file di dimensioni ridotte in media del 39% rispetto agli originali.
Per permettere agli sviluppatori di testarne subito la potenza ha rilasciato un developer preview pack comprensivo di un decoder leggero chiamato libvpx ed uno strumento da linea di comando (webpconv) che permette di convertire le immagini da un formato esistente a WebP e viceversa.
Al momento si può iniziare a giocherellare con WebP solo su Linux e solo utilizzando strumenti da linea di comando per l’encoding e il decoding.
http://www.oneopensource.it/05/10/2010/ ... -su-linux/

Per gli utenti finali Google ha invece creato una galleria che permette di comparare fianco a fianco la qualità di un comune JPEG rispetto ad un file WebP.
Poiché però ancora nessun browser è dotato del supporto per visualizzare questo formato, BigG ha inglobato le immagini WebP all’interno di un frame PNG.
In teoria essendo libero, il formato di Google dovrebbe essere preferito a JPEG.
STATO LADRO & RAPINATORE
La ricchezza è solo un boccaglio in un mare di merda (N. Balasso)

Avatar utente
belnudo
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 8036
Iscritto il: 04/11/2006, 9:58
Località: spiagge & saune

Re: InformaticHard NEWS!!!

#134 Messaggio da belnudo »

hai un router non installato da ditta qualificata e quindi non hai neanche la fattura?
Il GOVERNO pensa anche a te:

"Questo è un provvedimento del CdM del 22 ottobre scorso.
Se vuoi attaccare un oggetto alla rete (non terminale/pc, ma router, switch, ecc), devi essere un installatore iscritto all'albo (per tutto, eccetto ciò che verrà esplicitamente escluso (2.f)) pena sanzione da 15.000 a 150.000 euro
Governo Italiano - Provvedimenti.
1. Gli utenti delle reti di comunicazione elettronica sono tenuti ad affidare i lavori di installazione, di allacciamento, di collaudo e di manutenzione delle apparecchiature terminali di cui all’articolo 1, comma 1, lettera a), numero 1), che realizzano l’allacciamento dei terminali di telecomunicazione all’interfaccia della rete pubblica, ad imprese abilitate secondo le modalità e ai sensi del comma 2.
sarebbero "le apparecchiature allacciate direttamente o indirettamente all’interfaccia di una rete pubblica di telecomunicazioni per trasmettere, trattare o ricevere informazioni; in entrambi i casi di allacciamento, diretto o indiretto, esso può essere realizzato via cavo, fibra ottica o via elettromagnetica;"
2. Entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto legislativo, il Ministro dello sviluppo economico, adotta, ai sensi dell’articolo 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400, un decreto volto a disciplinare:
a) la definizione dei requisiti di qualificazione tecnico-professionali che devono possedere le imprese per l’inserimento nell’elenco delle imprese abilitate all'esercizio delle attività di cui al comma 1;
b) le modalità procedurali per il rilascio dell’abilitazione per l’allacciamento dei terminali di telecomunicazione all’interfaccia della rete pubblica;
c) le modalità di accertamento e di valutazione dei requisiti di qualificazione tecnico-professionali di cui alla lettera a);
d) le modalità di costituzione, di pubblicazione e di aggiornamento dell’elenco delle imprese abilitate ai sensi della lettera a);
e) le caratteristiche e i contenuti dell’attestazione che l’impresa abilitata rilascia al committente al termine dei lavori;
f) i casi in cui, in ragione della semplicità costruttiva e funzionale delle apparecchiature terminali e dei relativi impianti di connessione, gli utenti possono provvedere autonomamente alle attività di cui al comma 1.
3. Chiunque, nei casi individuati dal decreto di cui al comma 2, effettua lavori di installazione, di allacciamento, di collaudo e di manutenzione delle apparecchiature terminali di cui all’articolo 1, comma 1, lettera a), numero 1), realizzando l’allacciamento dei terminali di telecomunicazione all’interfaccia della rete pubblica, in assenza del titolo abilitativo di cui al presente articolo, è assoggettato alla sanzione amministrativa pecuniaria da 15.000 euro a 150.000 euro, da stabilirsi in equo rapporto alla gravità del fatto.
Scegliete voi se ridere o piangere."

fonte
http://blog.quintarelli.it/
STATO LADRO & RAPINATORE
La ricchezza è solo un boccaglio in un mare di merda (N. Balasso)

Avatar utente
Arwen
Nuovi Impulsi
Nuovi Impulsi
Messaggi: 301
Iscritto il: 12/06/2010, 0:04

Re: InformaticHard NEWS!!!

#135 Messaggio da Arwen »

Un hard disk che viene dal futuro
Ma non crediate di trovarvi i file che archivierete domani
Bambinoni cresciuti negli anni '80, qui gli occhi e le orecchie: c'è sicuramente un oggetto geek da collezione che richiama alla mente molti ricordi di quell'epoca. Quegli anni sono stati segnati, fra le altre cose, da una saga cinematografica diventata leggenda, in cui un giovane yankee veniva trasportato nel futuro da uno svitato scienziato, grazie ad un'automobile del tempo messa a punto proprio da quest'ultimo.
Se ancora non vi sovviene, forse è sufficiente pensare al nome dell'attore protagonista, Michael J. Fox, ed al nome del regista, Robert Zemeckis, per aiutarvi a rammentare immediatamente il celebre titolo: "Ritorno al Futuro".
Se ben ricordate, il veicolo che permetteva ai due attori di muoversi nel tempo era la mitica DeLorean DMC-12, ovviamente modificata per lo scopo.
Dell'auto fantascientifica del film, oggi potreste ritrovare una perfetta replica in scala 1:18 curata in ogni dettaglio che, oltre a rappresentare un'epoca di cinematografia, vi permetterà anche di memorizzare tutti i vostri file in un hard disk da 500 GB, ben nascosto nella parte non visibile del modellino, in modo da non intaccare l'aspetto della riproduzione dell'auto.
Immagine
L'hard disk è dotato di connettività USB 2.0 e può essere acquistato su FlashRods alla non proprio modica cifra di 250 dollari.
Immagine
http://punto-informatico.it/3049449/Gad ... uturo.aspx

:-D
"In ogni paura si nasconde un desiderio"
"Preferirei vivere una sola vita con te che affrontare tutte le ere di questo mondo da sola"

Rispondi

Torna a “InformaticHard”